NOVEMBRE Giornate per l'eliminazione della violenza contro le donne

15/12/2023


Vi sono alcuni dati di fatto, ormai assodati, che è impossibile negare.  Alle donne sono demandate alcune attività che devono svolgere per un obbligo inserito, chissà come, nel loro DNA.

E' l'obbligo della cura: cura della casa, dei figli, dell'onorabilità della famiglia e del marito o compagno. Se lavora c'è un ulteriore impegno: contribuire all'agiatezza del nucleo familiare, non importa se con un lavoro mal pagato e non riconosciuto.

E' altresì incontrovertibile che tutto questo non sta scritto in alcuna legge, tanto meno nella nostra Costituzione; sta scritto e instillato nella vita delle donne da millenni di abitudine, usi, costumi, dalla legge non scritta del patriarcato.

Che non è un atteggiamento di moda appena inventato perchè tutti ne parlano, ma una condanna rimandabile probabilmente alla legge della forza e della prevaricazione maschile nei secoli.

La celebrazione della scorsa giornata per l'eliminazione della violenza verso le donne l'ha riscoperto.

L'assassinio di Giulia Cecchettin ha improvvisamente fatto tracimare il vaso della pazienza delle donne. Giulia è stata per tutte l'esempio di una donna per carattere, volontà, istruzione, empatia superiori al suo assassino, che è stato incapace di accettarne le qualità e i successi.

Permane nella società un grave ritardo nel riconoscere i diritti delle donne. La legislazione italiana ha incominciato ad accorgersene solo dal 1946, alla fine della guerra e della disgraziata dittatura che aveva ridotto le donne a serve e fattrici di figli.

Se non vi sono leggi eque, civili, democratiche e progressiste la società non evolve.

Così nel campo dei diritti in materia di parità, nel lavoro, nella tutela della maternità, nell'istruzione, ancora le donne faticano a raggiungere risultati che gran parte dei Paesi Europei hanno acquisito da tempo.

L'AUSER di Rivolta d'Adda si fa carico, non solo in occasione delle date (8 marzo -25 novembre) dedicate a ricordare i diritti delle donne, di offrire momenti di riflessione e informazione alle numerose socie e volontarie dell'associazione.

Volontarie e Socie che sono in numero maggiore rispetto agli uomini (come mai?).

Anche quest'anno nella serata del 22 novembre scorso vi sono state letture di poesie al femminile e buona musica. Qualche giorno prima avevamo conosciuto l'esperienza della Casa Rifugio dell'Auser di Frosinone, alla quale abbiamo donato i fondi ricavati dal contributo per i lavori eseguiti dalle nostre socie , esposti domenica 26 novembre.

Positiva e incoraggiante è stata la presenza agli eventi anche di ragazze giovani e motivate, che dimostra l'interesse e l'attenzione dei più giovani per il volontariato quanto per l'impegno a favore dei diritti, sia delle donne e delle persone fragili, come delle persone in difficoltà e meno garantite della nostra comunità.

Marta Mondonico