Pronto il progetto: "Il Banco della Memoria"

04/08/2022



Il nostro progetto  “Il Banco della Memoria” è frutto dell’impegno dell’Associazione sul territorio rivoltano in campo culturale. Noi crediamo in questo progetto che rientra nei propri scopi e finalità associativi per avviare nuovi modelli di sviluppo sociale.

Il Progetto: Ogni Comunità ha sempre tramandato, di generazione in generazione, la propria cultura, le proprie tradizioni, le proprie storie grandi e piccole che hanno disegnato nel tempo il filo conduttore della vita della Comunità stessa. In questi tempi, anche in ambito sociale e culturale, stiamo vivendo un grande ed epocale “cambiamento climatico” nel quale il dialogo intergenerazionale sembra non esistere più.

Da sempre il dialogo tra le generazioni ha creato conflitti ma anche ricchezza e opportunità di crescita per le Comunità: in questo periodo però sta succedendo qualcosa di nuovo e per certi versi inimmaginabile fino a qualche anno fa.

Le dinamiche “social” nella comunicazione, sempre più tecnologiche ed esasperate, hanno creato un solco molto profondo tra le nuove generazioni e quelle degli attuali genitori, un vuoto vertiginoso di contenuti condivisi. In tutto questo cambiamento epocale le figure dei nonni, se escludiamo il loro ruolo di accudimento secondario, sono addirittura finite nel dimenticatoio. Le loro storie che parlano di un mondo lontano, seppur ricche ed emozionanti, non arrivano più alle nuove generazioni. Il timore è che si sia spezzato quel tenue legame che univa i nonni ai nipoti e che ognuno di noi ancora ricorda della propria infanzia. I racconti dei nonni hanno un passo lento perché ad ogni parola riemergono immagini, emozioni, ricordi che richiedono attimi di silenzio nella narrazione, troppo lenti per una società, quella giovanile e non solo, che viaggia nel mito della velocità sempre crescente e non si sente coinvolta in narrazioni che non siano superficialmente funzionali alla loro sopravvivenza quotidiana.

A livello locale una Comunità che non sia più in grado di comunicare al proprio interno, di tramandare di generazione in generazione i valori fondamentali, di condividerne i cambiamenti, le risorse e le criticità è destinata a perdere la proprio qualità fondamentale, quella della vitalità. Le persone anziane sono quelle che sentono di più questa mancanza perché sono maggiormente consapevoli di cosa significhi perdere la vitalità, non avere più stimoli a raccontare episodi grandi e piccoli della loro vita.
Forse però sono i bambini che soffriranno di più crescendo nel non aver avuto la possibilità di ascoltare veramente le storie dei nonni e di essersi confrontati con queste nel loro processo di crescita il giorno che queste storie non potranno più essere raccontate. Il progetto “Il Banco della Memoria”nasce con l’intenzione di creare un ponte di collegamento intergenerazionale che non sia un mausoleo di vecchi ricordi sbiaditi nel tempo e fini a se stessi ma un momento di confronto che, utilizzando anche social media comunicativi aderenti ai tempi, sia di stimolo a costruire insieme un cambiamento climatico positivo nella vita della comunità rivoltana.